Vendesi
A malincuore, ma ho deciso. Non ho più spazio. Sono anni che accumulo, che metto via per i momenti peggiori, che puntualmente arrivano. Devo vendere. E quindi eccomi qua, a proporvi lo strepitoso affare.
Vendo la mia stimata e rarissima collezione di sensi di colpa. Ecco, l’ ho detto.
Ho passato almeno venticinque anni a metterla insieme, dando il meglio di me stesso. Ed eccomi qua a disfarmene. Famose case d’asta come Sotheby’s e Christie’s, mi hanno chiesto di occuparsi della vendita, ma preferisco farlo da solo e selezionare attentamente il compratore. La mia valutazione non sarà soltanto economica, darò precedenza ad un vero appassionato che possa nel tempo valorizzare ciò che ho duramente messo insieme in tanti anni. Preferirei vendere ad un italiano; mi piacerebbe che i sensi di colpa restassero in Italia. Conosco molti collezionisti stranieri che pagherebbero moltissimo, ma smembrerebbero la collezione come un "raider" che acquisisce società, per poi ricavarne dieci volte di più. Per non parlare dei collezionisti del Sud est asiatico: pagano benissimo, ma poi clonano, moltiplicano e rivendono ai progettisti di piattaforme per videogame. I miei cari sensi di colpa sono unici e non voglio vederli finire in qualche gioco di società per ricconi. Perché se ci tieni così tanto te ne vuoi sbarazzare, direte? Da bravo collezionista, sto per fare l’acquisto della vita. Un senso di colpa gigantesco, di qualità superlativa e dagli infiniti risvolti. Un senso di colpa mutante, talmente raffinato, da mettere in ginocchio chiunque. E tale da sostituire una collezione intera. Per acquisirlo ho bisogno di sbarazzarmi di tutto. Ho bisogno di contanti e di spazio. La casa dei mie genitori è incredibilmente colma e anche la mia è quasi al collasso.
Sarà una vendita articolata per scaglioni. Li venderò a pacchetti di quattro anni ognuno o in blocco. Il primo lotto andrà dai 16 ai 20 anni. Conterrà sensi di colpa relativi al periodo scolastico, che vi posso anticipare, eccezionali, e conservati in condizione pari al nuovo. Ai primi amori, pochi per la verità, ma lucidi e molto cattivi, attuali, ecco. E poi una serie di chicche da veri amatori: insuccessi sportivi, amicizie perdute, occasioni non colte in vari campi, affetti trovati e subito perduti.
I tre lotti che comprendono il periodo dai 20 ai 32 anni, sarebbero da acquistare a scatola chiusa. Non dovrei neanche parlarvene, tanto sono completi e perfetti. Spaziano in un periodo di vita decisivo, in cui tutto si decide. E si paga, in seguito.
Un affresco di colpevolezze volute e pensate, verso chiunque mi stesse vicino, degne di un genio costruttivo. Un Albert Speer del senso di colpa. Ondate multiple di supersensi che marciano al passo dell’oca, susseguendosi senza fine. Inarrestabili e inestinguibili. Forse, il mio periodo migliore.
Gli ultimi due lotti, dai 32 ai 40 anni rappresentano e contengono sensi di colpa su cui ho lavorato e lavoro attivamente ancora oggi. Sono di natura più pratica, insuccessi commerciali, fallimenti economici, ma, e questo è il bello, contengono implicazioni psicologiche che alterano ed innalzano il senso di colpa a livelli siderali. L’ acquirente troverà anche una parte più intimista, sulla vita di coppia e sulla convinzione di essere inutili, tipica dell’età i cui questi sensi sono stati sviluppati.
Gli ultimi 2 anni, per ora, non verranno messi in vendita. Sono nuovissimi, ma ancora in fase di evoluzione. Credo che li terrò, per poi accorparli al grande acquisto di cui accennavo.
E’ un’ occasione veramente unica di entrare in possesso di una grande raccolta. Una rassegna completa che soddisferà anche il più esigente dei collezionisti.
Si accettano offerte per i singoli lotti, ma preferirei, come dicevo, vendere in blocco, e in tal caso il prezzo avrà un margine di trattativa.
Grazie a tutti.
Andrea