Commedia umana

L’attesa è il migliore dei momenti… quello che viene dopo è un inutile spettacolo, trascorso il quale non resta che aspettare… di nuovo.

Senza vergogna

La Finocchiaro che dice: "contavamo su Andreotti e Pininfarina", Rina Gagliardi che incolpa il Vaticano, "l’America", Bush, e forse anche Rocky Balboa, Capitan America e Godzilla, dimenticando che i due senatori che hanno demolito Prodi sono, uno di Rifondazione e l’altro dei Comunisti italiani…

che una immensa balena bianca ci divori e ci tenga al calduccio per l’eternità…

Vendetta alla francese

Quanto è dolce la vendetta che arriva travestita da lolita. Per un esteta dell’odio come me, per un cultore dell’astio anche oltre la vita come io sono, vedere il film "la Voltapagine" è stata un’esperienza appagante al di là di ogni aspettativa. Film perfetto in tutto: gli interpreti, il contesto della storia, la perfidia del piano messo in atto dalla giovane aspirante concertista delusa. Ogni attimo della visione dona gran gaudio e speranza per il futuro. La prima parte, glaciale come il miglior Haneke, mostra una giovanissima protagonista interrotta sul più bello del suo saggio pianistico, dalla vanità della concertista che la deve giudicare. Tornerà a casa in lacrime dove, nella scena più bella del fim, riporrà nella scatola, il busto di Beethoven tenuto sul piano, chiuderà a chiave lo stesso, deponendo sulla tastiera il panno protettivo con la dolente grazia con cui si chiudono gli occhi ad un morto e uscirà in silenzio. Non suonerà mai più, e  inizierà a pensare alla vendetta. Il regista Denis Dercourt, violoncellista, insegna musica al conservatorio di Strasburgo.

Lettere

Assemblato  e orchestrato come quadri di un’esposizione, "Uomini Tedeschi" di Walter Benjamin è la più straordinaria raccolta di lettere mai composta. Uscito nel 1936, e pubblicato in Svizzera sotto pseudonimo(Detlef Holz), raccoglie una serie di corrispondenze di grandi personaggi tedeschi, che nell’idea di Benjamin, rappresentano la vera civiltà tedesca da contrapporre al già dilagante nazismo. Da Goethe a Holderlin, da W. Grimm a Brentano: ognuna delle loro indimenticabili missive viene analizzata e presentata da una breve introduzione di Benjamin. Un perfetto lavoro di regia che, secondo Adorno( autore di una breve nota alla fine del libro), definisce al meglio l’idea di una filosofia non scritta in proprio ma "montata"  e lasciata aperta a tutti.

 Ecco alcuni passi del commento alla lettera di W. Grimm a Jenny von Droste-Hulshoff (anche  a solo trascriverli, si freme di emozione… i versi finali sono tratti dalla poesia Eingang di C. Brentano):

Che cos’è mai il sentimentalismo se non l’ala paralizzata del sentimento, il quale si posa da qualche parte perchè non ha più la forza di proseguire, e che cosa il suo opposto se non questa eccitazione inesausta, che si risparmia così saggiamente, che non si posa su nessun’esperienza o ricordo ma li sfiora uno dopo l’altro librandosi nell’aria? " O stella e fiore, spirito e veste… amore, dolore e tempo ed eternità!"

Fattore K

Un materiale misterioso per una racchetta prodigiosa. La nuova Wilson KSix one tour 90, con cui Roger Federer ha dominato in modo imbarazzante gli ultimi Austrialian Open, è costruita con un nuovo materiale chiamato Karophite Black. Il mistero circonda questo nuovo ritrovato. Alla Wilson guardie armate sorvegliano giorno e notte gli stabilimenti dove questa sorta di Excalibur con le corde, viene costruita. Neanche il divino Roger può accedervi. Le sue racchette vengono affidate a sconosciuti corrieri definiti dalla stampa americana "K-express". Soltanto loro possono trasportare i telai del Divino fino alla frontiera svizzera dove, attraverso un treno sotterraneo, vegono depositate nelle mani dell’incordatore ufficiale che lavora nel caveau della villa del fenomeno svizzero. Takemitsu Stifter, un giapponese naturalizzato austriaco, possiede l’altro segreto riguardante l’attrezzo di Federer. Le corde. Un ibrido composito. Corde orizzontali in Luxilon e Adalbertite, materiale di cui soltanto la Nasa conosce la provenienza. Verticali in budello di bue delle rive del Gange. Il mistero avvolge il tipo di essiccamento del budello. Diverse leggende parlano di laboratori camuffati all’interno di alcuni bordelli di Calcutta, dove i preziosi filamenti vengono essiccati con fumi prodotti da ceneri umane. Soltanto Takemitsu, venutone  a conoscenza durante la guerra indo-giapponese, è al corrente della miscela esatta. La Karophite, materiale oscuro, di eccezionale durezza e sensibilità assoluta, ha permesso di allargare il cuore della racchetta rendendola ideale anche sui colpi in allungo e in recupero. Quello che servirà al Divino per assaltare il Roland Garros e continuare a restare in corsa per il Grande Slam…

Intermezzo

Il gran varietà religioso di Sant’Agata é stato a tratti interrotto da un funerale non previsto. Ce ne scusiamo con gli ascoltatori…

Redmond Barry trio

Sono momentaneamente senza impianto stereo e mi ritrovo, la sera, ad ascoltare musica su un vecchio radioregistratore in puro stile "fa la cosa giusta". Ci suono vecchie e polverose audiocassette che, con gran disdetta di mia madre, ho tolto da scatoloni sigillati, sollevando farfalle di polvere che la perseguitano. In una di queste cassette ho ritrovato una vecchia (1935) incisione del trio per pianoforte di Schubert, op.929, il cui "andante" è noto per esser stato utilizzato da Kubrick in Barry Lindon. Ci trovo un Serkin giovanissimo insieme ai fratelli Busch al violino e violoncello. Granitici! Il suono mono è sempre stato particolarmente affascinante per me. Rende tutto più diretto, entra dentro senza passare dalle orecchie. Come un pugno al plesso solare. A volte stride, miagola un pò, frigge con garbo e mi ricorda momenti che dovrei aver dimenticato. I morti che fanno tornare la memoria ai vivi.