Game, set e noia

La minestra riscaldata Isner- Mahut, come tutte le brodaglie di quel genere non ha funzionato. Vinto Isner in tre set che poi ha perso da Almagro, che a sua volta è già fuori. Prima settimana di Wimbledon di una noia mortale. Qualche buona giornata italiana finita in fretta e la sensazione di un tennis su erba completamente cambiato e sfiorito. Che a Wimbledon si debbano vedere, oramai, soltanto scambi dal fondo su un terreno così lento, sembra francamente una assurdità. Quindi: ritorno alla vecchia erba più bassa o nuova superficie.

Di nuovo

Tra pochi giorni inizierà Wimbledon e incredibilmente si ritroveranno di fronte John Isner e Nicolas Mahut. I protagonisti della partita più lunga di tutti i tempi si affronteranno nel primo turno a distanza di un anno dall'epica partita. Coperte e bevande calde saranno gradite.

Pollo alla svizzera

Il solito Federer perde la solita finale al Roland Garros con il solito Nadal. La quarta! Una vera sudditanza psicologica che trasuda quasi il servilismo. Tanta è stata la cattiveria agonistica con cui lo svizzero ha eliminato in semifinale l'unico che in questi mesi aveva messo in crisi lo spagnolo (Novak Djokovic), giocando come se fossero in palio le sue figlie, quanto è stata molle e distratta l'esibizione di oggi. Un primo set dominato e poi mollato sul più bello, un secondo giocato senza mai vincere un punto che contava, il contentino del terzo e un quarto perso 6-1 senza storia. La storia dei match Federer-Nadal sta tutta lì, nel punto finale: un diritto sparato fuori due metri come fosse una liberazione.

Dicerie del giorno dopo

Alcuni miei colleghi milanesi mi dicono che, dopo aver assistito all'isterica performance di Vendola sul palco del nuovo sindaco degna di un La Russa dei tempi migliori o di un Previti del periodo "non faremo prigionieri", la gioia si sia trasformata in una sorta di silenzioso pentimento…