Pianismo dirigente
Pessimo servizio reso alla musica dal pianista, anche di valore, che vuole suonare e dirigere insieme. Il grande direttore non è mai un grande pianista (salvo Leonard Bernstein che nessuno ha mai capito cosa fosse; il tutto dico io). Il grande solista non avrà mai tempo per dirigere davvero nessuno se non se stesso. I grandi pianisti che hanno abbandonato lo strumento per dirigere, ammettono inconsciamente di aver fallito. Anche da direttori non lasceranno il segno. Ma oramai nessuno lo lascia più "quel segno". Leggo spesso recensioni entusiastiche che crollano al primo ascolto. Ultima e colpevole di avermi estorto queste poche righe, la brava pianista canadese Angela Hewitt che insieme all'Orchestra Sinfonica della Rai ha eseguito recentemente alcuni concerti di Bach per violino e orchestra ( trascrizione per pianoforte fatta dallo stesso Bach). Se il pianismo è da considerare uno dei migliori in circolazione, per quanto riguarda la direzione, non ci siamo proprio. Un Bach anonimo che stanca da subito. Dinamismo azzerato sull'altare della noia.
P.S. Quando dirigono violinisti e violoncellisti è anche peggio…
E che mi dici di Vladimir Askenazy? ;-)Come pianista lo adoro, come direttore non mi sembra per niente affatto malaccio
Il buon Vladimir è stato un grande pianista (anche ora non se la cava male nonstante l'età, vedi le ultme Diabelli incise…) forse non ha un repertorio tanto adatto ai miei gusti, ma resta grande comunque. Come direttore meglio tacere…and