Diapsalmata
Conversione della pena grazie a Kierkegaard:
"Dico della mia pena quel che gli inglesi dicono della loro casa: la mia pena is my castle. Molti considerano l’essere in pena come uno dei conforti della vita.
Io tra quelli…?
Diapsalmata
Conversione della pena grazie a Kierkegaard:
"Dico della mia pena quel che gli inglesi dicono della loro casa: la mia pena is my castle. Molti considerano l’essere in pena come uno dei conforti della vita.
Io tra quelli…?
mi unisco…
una pena unica enorme o tante piccole e infide?
come un omaggio ad Elias canetti
La pena, come Kafka insegna, non è la pena, ma il processo. Non c’è dunque alternativa tra una pena unica ed enorme e tante piccole ed infide, ma, più precisamente, tra un processo con condanna e un processo la cui condanna è già pronunciata all’inizio del ‘procedimento’. Precisamente, ‘l’essere in pena’ è per Kirkiegaard ciò che è il ‘processo’ per Kafka. Con questa differenza: my castle, per Kafka, è semplicemente iraggiungibile, cioè: anche il castello della pena è inespugnabile: si sta, tutti, sull’uscio della porta che conduce alla salvezza senza capire che è, da sempre, sempre aperta.
emilio/millepiani
Illuminante e vero…
grazie Emilio…