Immortalità
Girovagando inutilmente in un grande negozio di dischi alla ricerca di alcuni quartetti d’archi, scopro che per gli addetti ai lavori, dicesi commessi, i compositori della prima metà del novecento sono "musica contemporanea"… non li distribuiamo, mi dicono, se non pubblicati dalle major…
sono certo che Schoenberg, Webern e Berg sarebbero contenti di questo… esser considerati contemporanei a sessant’anni dalla morte…
comprendo solo ora come i quartetti di Penderecki, per mia sfortuna ( e sua fortuna) ancora vivente, siano introvabili…
mai incisi… forse mai composti…
dicono…
Ammetto la mia ignoranza: anche secondo me quella è da considerarsi musica contemporanea.
Ora vado a mettermi in ginocchio sui ceci. Saluti.
R4
Niente ceci per te… visto che sei, tu si, un musicista contemporaneo…;)
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Nella mia breve, ridicola e sfortunata esperienza come agente di commercio, ricordo che, un giorno, il capo area in affiancamento storse il naso di fronte alla mia competenza sulle caratteristiche dei prodotti che dovevo vendere (me li ero studiati a fondo). Mi disse che non dovevo perdere di vista il fatto che in fondo dovevo vendere me stesso e non un prodotto. Ragione o torto, banalità o meno, secondo me il 90% dei commessi cui tu alludi fa schifo sia sotto il profilo della vendita sia del servizio fornito al cliente.
Hai ragione… certo pagherei per andare a vendere una giornata insieme… vendita pura, porta a porta… stile i venditori di Glengarry Glen Ross di Mamet…
E’ vero, sono un musicista contemporaneo! Non ci avevo mai pensato. Grazie.
R4
Io sono post moderna… nel senso che mi pubblicheranno postuma probabilmente 🙂
cocofelix postmortem…
Un Salutone,
Anne Gwish
I tuoi scritti mi piacciono, lo sai, ma negli ultimi trovo un pò alto il tasso delle polveri snob
D’altronde lo sei.
Te lo dico da 20 anni…
g.
dico solo le cose come stanno.