State of Tsui
Squilla il telefono:
Si?
Buongiorno Andrea… è la ***** ( l’Azienda per cui lavoro)
Bunasera Laura, dimmi… esco ora da un cliente…
Andrea… che hai combinato?
Come, combinato….? Niente. Sto anche vendendo alla grande… non siete mai contenti…
Non mi riferisco alle vendite… lo sai, sono al centralino…
Allora? Non capisco… dimmi, dai che devo andare da un’ altro cliente e poi ho finito…
Purtroppo ti devo passare lui… ti cerca…
Lui chi? Quel lui?
Si…
Ma telefona solo per licenziare, cazzo…! Ci sarà un’ errore…
Temo di no… mi ha chiesto proprio di te…
Vabbè dai… passamelo… sentiamo…
Un attimo, Andrea… stai in attesa… mi dispiace… sai? Se passi da Milano chiamami… stai in linea…
Pronto, Morelli?
Si, buonasera Dott.******, mi dica…
Nelle ultime settimane, ho letto con attenzione le sue mail, di statistiche ordini… le ho trovate insolite…
Insolite? Dott.******, le garantisco che sono molto precise… sto incrementando la zona… può chiedere anche al sig ****
Non sto parlando delle vendite… parlo delle sue mail…
Si certo, Dott. ******, quelle relative agli ordini settimanali…
Chi è Tsui?
Come scusi?
Le ripeto: chi è Tsui?
Ma… è un’amica… una ragazza… che… una donna a cui…
Immaginavo… non ha le idee chiare…
Lei è uno dei nostri migliori funzionari, ma non credevo avesse questo tipo di talento…
Dott. ******, mi scusi ma non la seguo…
Sono quattro settimane che lei manda alla casella della Dott.ssa*****, mia diretta assistente, lunghe mail, appassionate… strazianti… scritte, certo, molto bene, ma poco pertinenti con la nostra Azienda…
Dott.******, credo di aver fatto un grosso sbaglio…
Ne sono certo, Morelli… la Dott.ssa***** è ancora una splendida signora, ma nonna di due simpatiche gemelline…
Dott.****** mi creda, non volevo mandarle alla Dott.ssa*****!
Voleva mandarle a me, allora…
No… certo… si… volevo mandarle i resoconti delle vendite… non capisco come ho fatto…
Lo so che non erano per me… né per la Dott.ssa… si rilassi… però le abbiamo lette… tutte.
Accidenti… io…
La Dott.ssa si commuove sempre… dice che lei scrive cose, che una donna si aspetta di leggere almeno una volta nella vita…
Arrivo in ufficio al lunedì… la trovo abbracciata alla scatola dei fazzoletti, sulla scrivania, e penso: anche questa settimana è arrivata la mail del Morelli…
Sono dispiaciuto, Dott.******, come posso scusarmi?
Le inoltrerò stasera stessa i dati delle ultime quattro settimane… e verificherò le impostazioni della posta elettronica… ho installato un programma che mi ha dato dei problemi… credevo che il tecnico avesse risolto… insomma… io…
Le cifre me le ha date l’ amministrazione… le pare che per un mese sarei stato senza dati di vendita? Licenzio per una settimana di ritardo, di solito…!
Ecco… appunto… Dott.******… vorrei chiederle…
Non la licenzio, stia tranquillo… sta lavorando bene… però.. devo chiederle un favore…
Dica pure, se posso sarei felice di…
Lo ha già fatto… Ho preso in prestito le sue parole…
Si riferisce alle mail?
Si… io non sono un granchè come scrittore… specialmente quando devo parlare dei mie sentimenti verso una donna… lei invece ha un talento naturale… cito a memoria: sei una donna affilata, che mi attraversa come una lama, senza toccare… o anche: sei liquida, Tsui, liquida come una cioccolata appena fusa… che non si fa consumare… poi quando dice che ogni singola parola che scriverà ora e sempre, sarà dedicata a lei… a quella lei che non conoscerà mai… alla lei che non potrà corteggiare… e con cui non potrà mai addormentarsi… alla lei, cito sempre, che non le scoprirà mai il suo corpo… di cui mai vedrà il dolce sguardo… e con cui assolutamente mai dividerà i momenti di gioia…
Beh, Morelli, che le devo dire… anche noi milanesi abbiamo un cuore… anche noi… soffriamo per amore… ci ha… mi ha… colpito…
Quindi veniamo a noi… e scusi le divagazioni…
Prego Dott. …
Ho fatto mie, le sue lettere… le ho mandate ad una donna con cui ho avuto una storia, tempo fa… lei è lontana… è fuggita da me, credendo di essere solo un’avventura… capisce, dopo due matrimoni falliti… sono considerato inaffidabile…
Mi manca però… molto…
Quindi ho iniziato a scriverle… cioè a mandarle le sue cose… e …
E…? dica Dott…
Ha funzionato… lei è molto colpita… mi risponde… mi scrive che mai avrebbe immaginato che io fossi così sensibile… così appassionato… l’ho spiazzata…
Ci incontreremo a Londra… la prossima settimana… alla convention europea… lei lavora per la società che organizza gli eventi…
Sono contento per lei Dott.******
Anche io Morelli… spero di riconquistarla… ho solo un dubbio… devo dirle che non erano parole mie?
No, Dott.******, lei le ha fatte sue… perchè le sentiva giuste per lei… e poi se posso darle un consiglio…
Dica, dica…
Neghi sempre… soprattutto l’evidenza…
Ahah…! E’ anche spiritoso… bravo… bravo…
E lei, dica… con questa Tsui? Ma è cinese, giapponese…?
No dottore, è italiana… uso un nome immaginario…
La conquisterà mai? Dovrebbe esserne lusingata…
Credo lo sia… forse… ma no… non la conquisterò mai…
Certo, se continua ad inviarle statistiche di vendita, penserà di avere a che fare con un maniaco… di una particolare specie…
Ha ragione, dottore… la avvertirò… dello scambio… magari non si è accorta, è un’adorabile distratta…. mi dovrò accontentare di scriverne…
Lei ha dei problemi, Morelli…
Si dottore, molti…
La saluto… e… auguri…
Auguri anche a lei…
Buonasera, dottore…
Buongiorno, Morelli…
and tu sei un tipo singolare! mi sono divertita moltissimo, è una storia perfetta, l’escamotage per l’intreccio, il malinteso, l’equivoco che dà il via alla vis comica, bravo. sara
Grazie Sara… piacere di averti divertito…
and
andy e dai! mi sembri angelo orlando nel film di troisi, quando si affaccia e grida per le scale “andate via, qua c’è gente che soffre per amore!” il guaio è che per me c’è un divario notevole fra quello che leggo e quello che è, non mi salterebbe mai in mente che si stia raccontando per filo e per segno quello che è, andrebbe contro le regole della referenzialità . il racconto è la capacità di personalizzare la realtà e cercare una verità introvabile. la sintassi fa parte del corpo ma se pensassi che don de lillo e ellroy siano per davvero i miei migliori amici mi ricoverebbero. ” la letteratura non serve a consolare, non serve a distrarre, non serve a riposare, non serve ad estraniarsi, non serve a fantasticare, non serve a non pensare alla guerra; la letteratura serve a parlare di ciò che non sappiamo chi o che cosa, di ciò che non possiederemo mai”. ora detto ciò se ti do la mia password, mi disegni il gessato nero anche nel mio blog? anche blù va benissimo. 🙂 saretta
comunque il racconto è bellissimo. bravo andy.
Sara, chi ha mai detto il contrario? purissima fiction… magari è fliltrata da ricordi, esperienze conme credo chiunque altro… non vedo il problema…
e non sopportavo il povero Troisi… comunque arigrazie…
and
Molto divertente And: adesso dovresti pubblicare queste email così romantiche 🙂
Mi hai fatto venire l’ansia: è possibile che per problemi tecnici il server recapiti le email a destinatari diversi da quelli stabiliti?
Seia: nemmeno morto… ma esisteranno poi?… esisterà Tsui? Tsui è una tempesta concettuale… alquanto invadente… (segue)
and
Ma se anche non esistessero dovresti scriverle ormai…
Una tempesta concettuale eh? 🙂
dai su dillo che hai gia scoperto la citazione… dai…dai… sei.. terribbile;-))
and
“Ho sognato una tempesta concettuale forza cinque che soffiava sulla realtà devastata” Jean Baudrillard 😉
eh si si… belli quei diari… sono introvabili ora…
and
cyrano 2005. 🙂
Ombre, che vuol dire? mi hai fatto ridere però…
and
che il tuo morelli non è altro che una versione moderna del nasuto di rostand… 😉
Si Ombre, scusa la domanda banale…
ci riflettevo stamattina e mi sono ricordato della trama e ho pensato: brutta figura ho fatto! ;-))
and
ma figurati! del resto il tuo morelli la tipa del suo capo non la conosceva proprio, mentre il povero cyrano era perdutamente innamorato di roxanne, quindi le somiglianze col cyrano sono proprio esigue… 🙂