L’uomo del ponte***


La mia città è divisa da un ponte. Abito da una parte e lavoro dall’altra. Prima in moto e poi in auto, lo attraverso da circa dieci anni. Noto sempre nei miei passaggi un uomo: immobile, sguardo duro, indagatorio, volto arrossato. Vicino a sè tiene una bicicletta e quando piove un ombrello. E’ sempre lì, al ponte. Ieri diluviava e, vedendolo fradicio, ho accostato con l’auto e aprendo il finestrino gli ho chiesto: “Vuole un passaggio?”. Senza guardarmi, ha detto: “Non è lei che aspetto, grazie”.


*** meno di cento parole come richiede questo bel sito: www.centoparole.mannotpixel.com


in questa versione ne ho tolte ancora qualcuna.

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