Posseggo un solo paio di calzini a righe. Li indosso di rado per conservarli in buono stato. Rappresentano un simulacro. Mi vennero regalati molti anni fa, quando ero ancora in vita. Al di là del valore onirico dell’oggetto, presentano un terribile difetto: calano. Sensazione oltremodo fastidiosa, il calar di calzini fino alle caviglie: ti fa sentire nudo davanti a tutti, come un cadavere all’obitorio in attesa dell’autopsia. Terminata l’estasi da revival tornerò certo al mio modello di sempre: il Dublin di Burlington. Quelli non calano mai. Neanche ai morti.
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