Oscar oramai ridotti a reality per dilettanti allo sbaraglio: solo così si spiegano le mancate statuette alla regia di Malick e alla grande interpretazione di Gary Oldman. La lunga ombra del produttore più potente di Hollywood, Harwey Weinstein, ha condotto alla cinquina un film furbo e solo all’apparenza
originale. Proprio come certe canzoni da festival.