A caso
Colto da improvviso e devastante temporale mi rifugio in libreria inseguito da almeno due venditori di ombrelli, sei turisti con cappello della fiorentina e una dozzina di americane dotate di orribili ciabatte infradito. Scendo nel sottosuolo della libreria: storia e filosofia, certo di non essere seguito in quell’anfratto oscuro. E’ così. Solo. Il commesso in lontananza si trastulla al computer. Uno sguardo alle ultime uscite: maneggio la recente edizione tascabile di "Essere e tempo". Agile e maneggevole. Per un libro del genere non è poco. Alla copia che già possiedo servirebbe un leggio perenne, tanto è ingombrante. Sfoglio a caso: "Finire non significa necessariamente giungere a compimento. Finire significa prima di tutto cessare". E’ tornato il sole. Compro e porto a casa.
è capitato anche a me di entrare in libreria per ripararmi dalla pioggia ed uscire con un libro sotto braccio..