Mah…!!

Ora ne sono certo: daranno il Nobel a tutti fuorchè a Philip Roth. Se mi sbrigo a pubblicare un libretto di memorie, una guida di viaggio o un romanzetto su quanto è brutto e cattivo il mondo oggi, il prossimo anno rischio di entrare nella cinquina anche io…

6 pensieri su “

  1. Sartre l’ha rifiutato, Camus l’ha preso, la Bachmann è bruciata viva – ‘Letteratura come utopia’ vale due Nobel -, e Celan, dopo il discorso per il conferimento del ‘Premio Büchner’ – ‘Il Meridiano’, uno dei testi più straordinari del ‘900 letterario-, non avrebbe potuto pronunziare altro, Canetti, anche lui un ‘Büchner-premiato’ con prolusione al di sotto delle sue capacità – per vincerlo ha ‘costruito’ la sua auto-biografia, bisticciando per questo giudizio con Magris, quest’anno nella ‘trentina’, e comincio a barcollare…, lo zio Thomas, dopo il Premio di Stato austriaco – altra straordinaria prolusione sul niente della ‘parola’ di fronte la morte-, non avrebbe potuto certo invitare la ‘persona più importante’ della sua vita, Quasimodo non se lo ricorda più nessuno, tranne i messinesi come me, e si potrebbe continuare…..

    Questo come una prolusione per segnalare due ascolti: Bach, Messa in si min BWV 232, Vienna State Opera Orchesta, 1956, direzione Scherchen (lo S. de ‘Il gioco degli occhi’ di Canetti che, come lui, era innamorato degli occhi verdi e profondissimi della figlia dei Mahler, quello del festival di musica contemporanea a Strasbourg, il megalomane, S. appunto.

    Secondo ascolto: Bach, Variazioni Goldberg, Wanda Landowska: mi sono innamorato!

    ormai scrivo più qui che su ‘millepiani’.

    emilio/millepiani

    ps: spedito l’automato-gould e la Dinnerstein. Riascolto, paradossalmente ma non tanto, Kirkpatrick. La tazza è stata comandata.

  2. Emilio: non scrivere più qua che su Millepiani, là è troppo meglio;))
    lo zio era in predicato e son sicuro che alla fine l’avrebbe preso, brontolando e mugugnando ma sarebbe andato.
    Quello che mi ha stupito, oltre alla vincitrice, è il fatto che nelle candidature si parlasse di Magris, di Tabucchi. di Oz. Io il Nobel lo vedo, sbagliando, evidentemente, come il monumento a una carriera, mica un premio letterario o un premio all’impegno politico e sociale dello scrittore. Anzi! il Nobel dovrebbero vincerlo scrittori asociali e e magari già morti. Che lo diano alla memoria e comincino da Sebald o dallo Zio… No?
    La Wanda? io ho le sue variazioni al clavicenbalo… grande come la Tureck e forse più!
    graziee! spero la posta siciliana si sia ripresa…
    ma quando arrivi in toscana?

  3. nella homepage di millepiani, una micro galleria d’immagini di donne bachiane (non c’avevo mai pensato, ma il contributo femminile all’interpretazione delle opere clavicembalistiche bachiane è fondamentale)

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