immagino parli della davis di barazzutti, panatta, etc….è uno dei primi ricordi sportivi che ho. Ma è come comparare un’aragosta mangiata sulle rive di una spiaggia, appena presa dalla barriera corallina, a quella comprata alla Despar…
29 anni dopo Panatta, che arrivò in semifinale nel 1978, poi andò in finale e perse con Borg. magari fosse l’inizio della fine dell’eclissi del tennis.
Ernesto: torna in semi, volevo dire… scrivendo dal palmare mi mangio le parole…!
Peter Szoke me lo ricordo eccome…;)
infatti comprai il tuo libro incuriosito dal titolo…
hai goduto?
immagino parli della davis di barazzutti, panatta, etc….è uno dei primi ricordi sportivi che ho. Ma è come comparare un’aragosta mangiata sulle rive di una spiaggia, appena presa dalla barriera corallina, a quella comprata alla Despar…
emilio/millepiani
Scic: una godutina me la sono fatta..:-P i tennisti italiani di solito non sfruttavano neanche le cattive giornate dei big… e il roger di ieri era pessimo…
Emilio: é riferito al fatto quasi clamoroso che sono passati trenta anni da quando un tennista italiano aveva battuto un number one… Panatta contro Connors a Houston nel 1977… ( non considero una vittoria quella di Pozzi contro Agassi nel 2000, Andre si ritirò a metà del secondo set)…
29 anni dopo Panatta, che arrivò in semifinale nel 1978, poi andò in finale e perse con Borg. magari fosse l’inizio della fine dell’eclissi del tennis.
Ho appena sentito della vittoria su Berdich… 29 esatti si… che un italiano torna i semi a Roma… ma non mi illudo…
Ernesto: torna in semi, volevo dire… scrivendo dal palmare mi mangio le parole…!
Peter Szoke me lo ricordo eccome…;)
infatti comprai il tuo libro incuriosito dal titolo…
E non si è fermato a Federer…
“Mano de piedra” lo ha ridimensionato… comunque sulla terra, alla fine, vince sempe lo stesso…
Odio Nadal.
Bel paraculo lo spagnolo… dietro la maschera dello sportivo si nasconde un furbetto pieno di scorrettezze… e poi non si stanca mai… mah!